Vita felice vs vita piena e significativa

Sullo sfondo una parete di mattoni rossi, in primo piano il verso della canzone Che sia benedetta di Fiorella Mannoia: "Che sia benedetta, per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta".

Ogni giorno l’obiettivo di ciascuno di noi è quello di “essere felici”, ma purtroppo, come tutte le emozioni, la felicità è uno stato momentaneo e transitorio. Non è colpa di niente e di nessuno, è così e basta.

Questo però non significa che siamo destinati a vivere una vita di sofferenza e frustrazione, se non possiamo vivere una vita felice, possiamo però vivere una vita Piena e Significativa. E’ impegnativo a livello emotivo, ma molto gratificante.

Vivere una vita ricca e significativa vuole dire non rincorrere più uno stato di benessere fugace ed instabile, ma un senso profondo di vita “ben vissuta”, in linea con i propri valori fondamentali, vivendo pienamente tutta la gamma delle emozioni, sia quelle positive che quelle negative, imparando ad affrontare il dolore (che è inevitabile) al meglio, con spirito di accettazione, riducendo al minimo gli effetti deleteri.

Non si tratta di rassegnazione, ma della scelta di vivere consapevolmente, accettando anche quello che è spiacevole, ma inevitabile.

Facendo, magari con l’aiuto di uno specialista, un profondo lavoro su se stessi è possibile scoprire una nuova “felicità” che è accettare il “compromesso”, che è vivere il momento presente nel bene e nel male, standoci, senza fuggire.

Questa è una scelta che tutti hanno il potere di fare, qualunque sia la propria condizione e qualunque siano le situazioni che sta attraversando… basta avere pazienza e non mollare!

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